Pro-life poll
March 22, 2008
Era una vita, gente, che non vi proponevo un bel sondaggio.
Approfitto quindi di questi due giorni di vacanza per rimediare, invitandovi a pronunciarvi sulle esternazioni antiabortiste di colui che è stato il protagonista indiscusso degli ultimi mesi: prendetevi cinque minuti di tempo, mettetevi comodi, leggete, riflettete e scegliete la dichiarazione più integralista di Giuliano Ferrara, animatore della lista pro-life e paladino degli embrioni di tutto il pianeta.
Se oltre a votare volete dire la vostra, ovviamente, potete lasciare le motivazioni della vostra scelta e le vostre eventuali osservazioni nei commenti.
Avete tempo fino a lunedì sera prima che il sondaggio si chiuda: per cui, amici miei, votate, votate, votate.
E pentitevi una buona volta, miscredenti che non siete altro.
Non c’è stata partita, gente: il premio giornalistico “Un uomo, un perché” è stato vinto a mani basse dall’ineffabile Antonio Socci, autore della seguente perla:
E’ stata una finale senza storia, il cui risultato non è mai stato seriamente in discussione: il solo Davide Rondoni ha opposto una timida resistenza, senza peraltro lasciar intravedere, nemmeno per un istante, la possibilità di ribaltare le sorti della gara.
Ora si tratta di decidere insieme che premio assegnare al vincitore; a tale scopo, vi chiedo di scrivere nei commenti le vostre proposte, di discuterle e di arrivare a una determinazione conclusiva, in modo che il premio possa essere consegnato davvero.
In attesa delle vostre idee, vi mando un saluto, non senza preannunciarvi che il premio “Un uomo, un perché” potrebbe conoscere presto la sua seconda edizione: ora che abbiamo scelto il giornalista più clericale d’Italia, vogliamo rinunciare alla soddisfazione di fare altrettanto con i politici?
Premio giornalistico "Un uomo, un perché". Epilogo.
November 18, 2007
L’ultima puntata delle eliminatorie del nostro concorso, quella dedicata a Francesco D’Agostino, si è conclusa sul filo di lana; alla fine la frase vincente è stata quella che segue:
Mi raccomando, gente: votate, votate, votate.
E preparatevi a una proclamazione senza precedenti.
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La scorsa puntata del nostro concorso, dedicata ad Assuntina Morresi, è stata caratterizzata da un discreto equilibrio nella fase iniziale, per poi concludersi con una vittoria piuttosto netta; alla fine si è imposta (non senza merito, debbo ammetterlo) la frase che segue:
Sperando di mettervi di nuovo in difficoltà al momento di scegliere la sua esternazione migliore, vi rivolgo il solito invito: votate, votate, votate.
E ricordate: dopo questa tappa passeremo alla scintillante finalissima.
Allora, gente, ne vedremo delle belle.
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Carissimi,
la tappa numero 6 del nostro concorso ha registrato l’ennesimo risultato plebiscitario; d’altra parte la frase vincitrice di Eugenia Roccella è di quelle destinate a rimanere nella storia:
Anche stavolta, me ne rendo conto, scegliere potrà essere un problema: perciò vi toccherà armarvi di santa pazienza e leggere il tutto almeno un paio di volte prima di procedere.
Come di consueto votate, votate, votate.
E andate a messa ogni tanto, razza di miscredenti.
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Per una volta è stato necessario il fotofinish: la quinta tappa del grande concorso “Un uomo, un perché”, dedicata a Giuliano Ferrara, è stata in bilico fino all’ultimo. Alla fine la frase che ha prevalso (per una manciata di voti) è stata la seguente:
Ciò premesso, possiamo passare alla sesta puntata, che ha come ospite un personaggio a dir poco straordinario: si tratta di Eugenia Roccella, editorialista di Avvenire e portavoce del Family Day.
Scegliere la sua esternazione migliore, ne sono certo, non sarà facile: per questo vi lascio tutto il fine settimana, in modo che possiate pensarci come si deve e arrivare serenamente a una scelta consapevole.
Nient’altro. Come sempre, votate, votate, votate: perché questa, gente, è la democrazia.
Opera di Dio, naturalmente…
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Cari amici,
la quarta tappa del nostro concorso giornalistico era dedicata all’inimitabile Antonio Socci. Anche in questo caso la frase vincente è risultata da un vero e proprio plebiscito; la riporto qui di seguito, riflettendo tra me e me sul fatto che si tratta effettivamente di un capolavoro di rara bellezza:
Nient’altro, se non il solito invito: votate, votate, votate.
E fatevi il segno della croce ogni volta che avete la tentazione di rileggerle tutte da capo.
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Carissimi,
la terza puntata del grande concorso, quella dedicata a Marina Corradi, ha registrato un altro plebiscito; la (notevolissima) frase premiata, che entra di diritto nella finalissima dei magnifici otto, è stata la seguente:
Detto questo, veniamo alla tappa di oggi, che ha come protagonista un vero e proprio pezzo da novanta: sto parlando di Antonio Socci, editorialista di Libero e strenuo difensore dei valori cristiani. Lascio a voi il compito (arduo, per la verità) di scegliere la sua affermazione più geniale: quindi (come sempre) votate, votate, votate.
E stasera, per l’amor di Dio, concedetevi una mezz’ora di cilicio.
Dopo aver partecipato ad una nefandezza come questo sondaggio, mi sembra il minimo.
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Cari amici,
la seconda tappa del Premio Giornalistico “Un uomo, un perché”, dedicato alla strana coppia Gnocchi-Palmaro, ha registrato un vero e proprio plebiscito in favore della seguente frase:
Questo fine settimana, per la terza puntata del nostro concorso, vi lascio in compagnia di un vero e proprio pezzo da novanta: sto parlando dell’inimitabile Marina Corradi, incisiva ed appassionata editorialista di Avvenire. Anche in questo caso, ne sono certo, scegliere sarà un problema: d’altra parte ve l’avevo detto, che stiamo parlando di fuoriclasse, no?
Stavolta avete tutto il fine settimana, per esprimervi: perciò votate, votate, votate.
E confessatevi, domenica.
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Allora, gente, ho un po’ di cose da dirvi. Tanto per cominciare, il primo sondaggio del Premio Giornalistico “Un uomo, un perché”, quello dedicato all’ineffabile Davide Rondoni, si è concluso con la schiacciante vittoria del seguente brano:
Ciò premesso, veniamo al sondaggio odierno (il secondo delle eliminatorie), che ha per oggetto le esternazioni di una coppia di giornalisti: Alessandro Gnocchi (saggista e scrittore) e Mario Palmaro (Docente della Facoltà di Bioetica dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma). La combinazione tra i due, che sono soliti scrivere insieme sulle colonne del Giornale, è davvero esplosiva: anche stavolta, insomma, avrete l’imbarazzo della scelta.
Perciò votate, votate, votate.
E ricordate: come in ogni gara che si rispetti, il bello deve ancora arrivare…
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