Beppe Grillo sulla vicenda di Federico Aldrovandi:

Due manganelli spezzati sul corpo di un ragazzo di 18 anni. Teppisti? Extracomunitari? Criminali comuni? No, tutori dell’ordine pagati da noi.

D’altra parte, c’è di meglio di una bella assimilazione fascista, per scagliarsi efficacemente contro le squadracce?

Play it again, Cop

February 14, 2008

Le coincidenze della vita, a volte, possono essere davvero sorprendenti.
Proprio ieri sera, tanto per fare un esempio, scherzavo con un amico e ricordavo la celebre battuta di Woody Allen in “Play It Again, Sam“:

«I got into a fight, some guys got tough with Julie. I had to teach them a lesson».
«Are you all right?»
«Yes, I am fine. I slapped my chin into a guy’s fist and hit one in the knee with my nose».

Che, tradotta in italiano, suona più o meno così:

«Sono stato coinvolto in una rissa, dei tipi ci sono andati pesanti con Julie. Mi è toccato dare loro una lezione».
«Stai bene?»
«Sì, sto benone. Ho schiaffato il mio mento sotto il pugno di uno, e ho colpito un altro sul ginocchio col naso».

Poi stamattina (ditemelo voi, se questa non è una coincidenza veramente singolare) apro il Corriere, e leggo che tra i reperti raccolti dopo la morte di Federico Aldrovandi ci sono due manganelli spezzati all’altezza dell’impugnatura, come se i proprietari di quei manganelli gliene avessere date tante da spaccarglieli addosso; e che la difesa (una difesa fantasiosa, questo va riconosciuto) propone una versione dell’accaduto che evoca in modo agghiacciante quella battuta:

«Un manganello si era rotto a causa di un calcio dell’Aldrovandi, l’altro perché ci era caduto sopra».

Come vi dicevo, amici miei, a volte le coincidenze della vita possono essere davvero sorprendenti: a volte strappano una risata, altre inducono a riflettere, altre ancora fanno incazzare.
Questa è una di quelle che fa incazzare, e di brutto.
Saluti.

Tramonto naturale

February 12, 2008

Giuliano Ferrara sul Foglio di oggi:

«Viva la moratoria! Viva la libertà di vivere! Viva la laicità e il pensiero femminile della differenza! Viva l’educazione civile delle generazioni che arrivano e la buona medicina della cura che si batte contro la selezione eugenetica! Vivano i neonati “senza autorizzazione” e i non nati! Vivano le bambine e le missing women estromesse brutalmente dal mondo!»

Alla luce di alcune recenti notizie, debbo dire, non ci starebbe male anche un “vivano i giovani fermati nottetempo dalla polizia“: sta di fatto, però che Federico Aldrovandi aveva diciotto anni, quando ci rimise la pelle durante un fermo delle forze dell’ordine di Ferrara, e a quell’epoca aveva smesso di essere un embrione, e per la verità anche un feto, già da un bel po’ di tempo.
Dev’essere per questo, credo, che i paladini della vita, quelli che si stracciano le vesti per la difesa dei non nati, continuano a fregarsene allegramente di quanto accadde quella notte: a Federico, del resto, i diritti di concepito erano già stati assicurati a suo tempo.
Quanto alla sua morte, nel caso peggiore lo avranno ammazzato di botte, magari a mani nude, o al massimo a colpi di manganello.
Una fine più naturale di così…