Alimentazione clericale

July 15, 2008

Mi permetterei, Eminenza, di sottolineare qualche minima differenza:

Dalla prolusione di Angelo Bagnasco, Presidente della CEI, ai lavori della 58ª Assemblea generale dei Vescovi italiani:

A proposito di media, non può sfuggirci il destino verso cui sta strutturalmente andando la televisione in tutta Europa, ossia la trasmutazione del sistema analogico a quello digitale.
(…)
Il rischio non remoto, dicono gli esperti, è che i nuovi spazi diventino appannaggio delle industrie pornografiche presenti sul piano internazionale.

Dal Corriere del 27 marzo 2008:

PIACENZA – Prima gli ha venduto un filmato porno, poi lo ha ripreso mentre lo guardava. Infine lo ha ricattato, chiedendogli soldi per non diffondere il video. Protagonisti un marocchino, venditore ambulante e clandestino, e un religioso piacentino.

Senza entrare nel merito, Eminenza: non sarebbe un buon metodo per mettere qualcuno dei vostri al riparo da sgradevoli sorprese?

Amari raffronti

May 7, 2008

Il mio amico Gustavo mi manda una mail, il cui oggetto è quello che potete leggere nel titolo di questo post; quando la apro, ci trovo dentro un link e un paio di righe di testo:

“La fregatura nostra è che temo proprio essere Bagnasco anche figlio unico”.

Quando si dice che la classe non è acqua, eh?

Riconoscimento espresso

October 10, 2007

«Si riconosca espressamente l’opera continua che nei secoli la Chiesa ha posto in essere e continua a porre in essere a favore dei più poveri e dei più deboli». (Angelo Bagnasco, 30 agosto 2007)


Come vede, Arcivescovo, sembra che qualcuno abbia iniziato a riconoscerla, quell’opera.
Contento?

L’Italia è in crisi e, nella sua infinita bontà e misericordia, Monsignor Bagnasco ha ritenuto opportuno non soltanto avvertirci magnanimamente del pericolo ma anche spendere tempo ed energie per illustrarne i dettagli e le possibili soluzioni:

I comportamenti apertamente anti-sociali non sono che la punta dell’iceberg. “Pare illusorio – afferma infatti il presule – sperare in un improvviso quanto miracolistico rinsavimento morale, se al punto in cui ci troviamo non avviene una ricentratura profonda, da parte dei singoli soggetti e degli organismi sociali, sul senso e sulla ragione dello stare insieme come comunità di destini e di intenti. E se, grazie anche al contributo della religione e alla considerazione ad essa riservata, non acquisteranno una evidenza nuova e una credibilità proporzionata i valori essenziali per una convivenza”.

La risposta è la religione. Cattolica e Romana, ovviamente.
Già, la religione

Anche il Vescovo ausiliare di Firenze, Claudio Maniago, chiamato in causa da alcuni testimoni tra cui due sacerdoti e due dipendenti civili della Curia stessa, è finito nel tritacarne dei sospetti, dei veleni, delle accuse indicibili che stanno destabilizzando la Chiesa fiorentina, e che ha visto già una testa cadere, quella di don Lelio Cantini, ex parroco della chiesa «Regina della Pace», indagato – insieme alla sua perpetua «veggente», Rosanna Saveri – dalla Procura di Firenze per violenze sessuali, psicologiche e plagio.

Bagnasco ha ragione.
Siamo una manica di dilettanti, dovremmo piegare la testolina e imparare dai maestri.

(Leilani, intrusa su invito)

Prolusione alberghiera

September 18, 2007

Il Corriere della Sera dà conto della prolusione di Angelo Bagnasco ai lavori del Consiglio Episcopale Permanente:

Di fronte al «problema particolarmente acuto» della casa, «la collettività ai vari livelli deve darsi uno slancio, e approntare quelle soluzioni di edilizia popolare che per vaste zone e in una serie di città appaiono veramente urgenti».
(…)
Nella sua prolusione, l’arcivescovo di Genova ha voluto soffermarsi in particolare sul «dramma di coloro, pensionati o famiglie con un solo reddito, che sono raggiunti da provvedimenti di sfratto e non trovano altre opportunità».

Da RaiNews24 del 26 maggio 2007:

In circa 200 occupano la navata centrale basilica di San Giovanni in Laterano a Roma per il diritto alla casa e contro la campagna di sfratti del Vaticano. L’iniziativa è dell’associazione Action, di Asia-Rdb e Comitato lotta per il centro storico. I manifestanti, tra cui molti bambini, hanno portato anche degli striscioni, su uno c’è scritto: “Governo Prodi a Firenze parla di famiglia a Roma le sgombera e le sfratta”. I manifestanti hanno spiegato di aver voluto occupare, secondo quanto riferiscono, la Basilica di San Giovanni in Laterano poichè proprio in questa piazza si è svolto il Family Day e “soprattutto perchè il Vaticano continua a sfrattare le famiglie romane dal centro storico per farci dei bed and breakfast”.

Mi pare chiarissimo.
Durante la prolusione Bagnasco si sofferma sul dramma degli sfratti: subito dopo, però, (ritenendo di essersi soffermato a sufficienza), prosegue.
E si sofferma sui bed & breakfast.

Mandanti e mittenti

June 23, 2007

Dalla Repubblica:

GENOVA – Non era terrorismo. La Digos di Genova ha identificato e denunciato il mittente della lettera con tre proiettili recapitata il 9 giugno all’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco. Si tratta di un uomo di 43 anni, C.E., residente a Cuneo che ha agito non per motivi politici, ma per vendetta nei confronti di una prostituta italiana e del suo compagno albanese sui quali voleva far ricadere la colpa della lettera minatoria. C.E. voleva vendicarsi perché per colpa dei due si era fatto qualche mese di prigione per una storia di piccola criminalità.

E dire che mi avevano quasi convinto che fosse colpa nostra

Nazismo di scorta

June 15, 2007

Che dite, iniziamo a preparare almeno 25.000 auto di scorta? Oppure si deve ritenere che questa scritta sia meno minacciosa di altre?

Canone inverso

May 25, 2007

Dalla Repubblica.it di oggi:

Fra i “valori unificanti” sui quali c’è convergenza fra la presidenza della Conferenza episcopale italiana e il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oltre al “bene fondamentale della famiglia fondata sul matrimonio, secondo quanto stabilito dalla Costituzione”, c’è anche “il rispetto dei veri diritti individuali” che meritano una risposta, “e questo è un desiderio comune a tutti”. Queste le parole – nelle quali è possibile ravvisare un implicito riferimento alle coppie di fatto – pronunciate da monsignor Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nel corso della conferenza stampa conclusiva della 57esima Assemblea generale dei vescovi italiani. Per precisare, poi, che i veri diritti individuali derivano “da una concezione corretta della persona umana”.

A meno che la mia capacità di comprendere l’italiano sia andata definitivamente perduta, mi pare che le parole di Bagnasco suonino come una chiusura assoluta nei confronti delle unioni di fatto: il Presidente della CEI, infatti, afferma che i diritti individuali debbono essere tutelati solo se sono quelli “veri”, chiarendo subito dopo che debbono ritenersi tali (cioè “veri”) i soli diritti che derivano “da una concezione corretta della persona umana”; stante il fatto che, a quanto risulta, la Chiesa considera le unioni fuori dal matrimonio (in special modo quelle omosessuali) il frutto di una concezione non corretta della natura umana, ne consegue che i diritti ad esse relativi debbono essere considerati “non veri”, e dunque non meritevoli di alcuna tutela.
Se il ragionamento, come a me pare, non fa una grinza, qualcuno avrebbe la bontà spiegarmi per quale motivo la Repubblica abbia deciso di presentare l’articolo con questo titolo?

Angelo Bagnasco durante il discorso di apertura dell’assemblea generale della CEI:

«Se come vescovi rileviamo, magari più spesso di quanto sarebbe gradito

Magari sì, appena un pelino più spesso.

i fondamenti etici e spirituali radicati nella grande tradizione del nostro Paese

Tanto radicati che bisogno c’è di ricordarli un giorno sì e un giorno no, nevvero? Tra parentesi, il nostro paese nel senso del nostro o nel senso del vostro? Perché se parla del vostro, eminenza, temo che sul fronte dei principi etici, ultimamente, si zoppichi un po’…

non è perché vogliamo attentare alla laicità della vita pubblica

Ci mancherebbe altro, qua gli unici responsabili di attentati sono quelli che fanno una scritta con lo spray o i comici a cui scappano un paio di battute sul Vaticano.

ma per innervare questa delle inquietudini che possono garantire il futuro».

«Mamma, posso dormire da Francesco stasera?»
«Marta, tesoro, non è che io voglia impormi, ma sai, come madre è mio dovere innervarti delle inquietudini che possono garantire il tuo futuro…»
«Quindi?»
«Quindi stasera resti a casa e vai anche a letto senza cena, così impari a a farti venire ‘ste fregole da mignotta».