Ah, sì?

July 3, 2008

Riteniamo mistificatorio e culturalmente sbagliato l’aver inserito per la prima volta nella “Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia” il tabacco e l’alcool che nel nostro ordinamento non sono considerate sostanze illecite: non è possibile mettere assieme eroina e lambrusco. (Carlo Giovanardi, 11 luglio 2007)

Sono giovani e ubriachi. Per scelta. È l’ultima moda del sabato sera, lo fa un ragazzo su 10. Allarme per l’aumento del consumo di alcol dei ragazzini. (Corriere della Sera, 3 luglio 2008)

Pusher terapeutico

April 24, 2008

Consentitemi un paio di parole, tutt’altro che scherzose, sulla sentenza di stamattina, con cui la Cassazione ha stabilito che coltivare la cannabis in casa è sempre reato.
Non starò qua a ripetere che a mio parere il consumo di droghe leggere andrebbe legalizzato, né a rilevare che la pronuncia costituisce, in buona sostanza, la condanna di uno stile di vita inoffensivo nei confronti di se stessi e degli altri (il che, sia detto per inciso, in uno stato di diritto dovrebbe essere inammissibile); sono cose già dette, sulle quali, vista l’aria che tira, dovremo combattere ancora un bel po’ prima di cavare un ragno dal buco.
Ma c’è di più.
Non so se siete al corrente del fatto che i dolorosissimi sintomi di alcune gravi malattie (AIDS in testa) possono essere ridotti attraverso l’utilizzo di farmaci (peraltro assai costosi) sintetizzati dalla cannabis; e che tale riduzione diventerebbe decisamente più rilevante se coloro che soffrono di quelle malattie potessero utilizzare la cannabis naturale.
Sta di fatto che la sentenza della Cassazione, impedendo la coltivazione domestica, pone quei malati e i loro familiari davanti a una scelta tutt’altro che semplice: o rinunciare agli effetti benefici della cannabis, oppure procurarsela rivolgendosi al mercato nero della droga.
Il tutto, presumibilmente, con buona pace dei vicini di casa, che non saranno più costretti a vedere quelle fastidiose piantine nei vasi del balcone di fronte, e potranno quindi astenersi dalla faticosa operazione di recarsi dai carabinieri a sporgere denuncia.
Commentate voi, ché io ho i conati.
E manco una canna per farmeli passare.

Per gli amanti del genere, qua la versione ufficiale.

L’ovvio

October 15, 2007

L’ovvio è quel che non si vede mai, finché qualcuno non lo esprime con la massima semplicità. (Kahlil Gibran)

Dal Corriere della Sera:

Richard Brunstrom, capo del corpo di polizia del Galles del Nord, ha proposto di legalizzare tutte le droghe. Secondo il poliziotto, uno dei più rispettati del Regno Unito, il proibizionismo è fallito perché il numero dei drogati è cresciuto enormemente negli ultimi anni, il prezzo delle sostanze è in calo costante e la criminalità organizzata realizza profitti enormi con lo spaccio.

Dopo la nota vicenda dell’Onorevole Mele mi arriva una mail di Darkzero (assiduo lettore del blog), che mi segnala la possibilità di ricavare dalla storia il format di un nuovo reality.
Vi incollo qui di seguito i dettagli, consigliando contestualmente a Darkzero di brevettare l’idea prima di essere bruciato sul tempo dalla RAI o da Mediaset.
Divertitevi.

DIECI SQUILLO PER DIECI ONOREVOLI

In un albergo tre stelle ci sono 10 onorevoli e 10 ragazze, di cui solo 5 sono delle squillo: ovviamente i parlamentari non sanno quali tra le ragazze siano davvero delle lucciole, e quali invece siano le attrici pagate dalla produzione per cercare di ingannarli.
Nella prima fase eliminatoria, le ragazze cercano di farsi rimorchiare dai parlamentari, convincendoli di essere delle squillo (nessuna può dichiararlo apertamente, ma tutte devono cercare di far capire che lo sono): quando un onorevole crede di aver capito che una certa ragazza è una lucciola, le fa un “regalo in denaro” (una cosetta da nulla, per carità): se la ragazza non è una squillo l’onorevole viene eliminato, e la tipa si becca i soldi, nonché una crociera sponsorizzata dal partito di appartenenza del parlamentare.
Gli onorevoli eliminati vengono radiati dal partito e interdetti a vita da ogni attività politica.
A fine cena restano quindi 5 coppie onorevole-squillo, che si apparteranno in altrettante stanze. Sulla porta di ogni stanza ci sono frasi-indizio del tipo “la coca non è qui”, “la coca non si trova nella stanza 3”, “la scritta sulla porta 1 è falsa”, e ogni coppia deve autonomamente cercare di capire quale sia l’unica stanza senza coca e raggiungerla entro un tempo limite.
La coppia che individua la stanza senza coca abbandona il gioco ma vince automaticamente un premio: per lei un posto fisso da opinionista, per lui la promozione a segretario di partito (se lo sono già, la squillo diventa conduttrice fissa e l’onorevole diventa ministro).
Le quattro coppie superstiti, quindi, sono quelle che sono capitate nelle stanze con la coca: dopo averne consumata in abbondanza, devono tutti trasferirsi in un’ampia sala comune in cui ci sono tre letti e tre ambulanze: le ragazze (che si sentono male) devono precipitarsi nell’ambulanza, e gli onorevoli (che si addormentano) devono accaparrarsi un letto; se un membro della coppia non riesce, l’intera coppia viene eliminata, e per punizione i suoi componenti si scambiano i ruoli: l’onorevole diventa squillo e la squillo diventa onorevole.
Si prosegue, diminuendo di volta in volta le ambulanze e i letti disponibili, finché rimane una sola coppia: a questo punto i due componenti diventano avversari, e si devono produrre nelle scuse più improbabili e nelle giustificazioni più patetiche per accusare l’altro quando arrivano i Carabinieri. La vittoria è decisa dal televoto.
Se vince lei, diventa presidente di Retequattro; se vince lui, diventa Presidente del Consiglio.
Chi perde torna al catechismo.

F.Z.:

«Una notte da incubo. Potevo morire, mi hanno lasciata lì, nuda, sdraiata sulla moquette».

Cosimo Mele:

«Mi sento il mondo cadere addosso. Lo so, è una frase fatta, ma è proprio quello che sento».

Sì, Onorevole Mele. E’ decisamente una frase fatta.

Shot to the heart

August 1, 2007

Visti i dettagli emersi, anziché un test antidroga non sarebbe stato meglio organizzare un corso accelerato di pronto soccorso?

Si è parlato molto, in questi giorni, dell’opportunità di rendere obbligatorio il test antidroga per i parlamentari: coloro che si dichiarano favorevoli all’esame sostengono che la droga, compromettendo la lucidità di deputati e senatori, impedirebbe loro di affrontare con efficacia i problemi del paese.
Siamo sicuri, però, che la droga sia l’unico fattore potenzialmente in grado di rendere i parlamentari incapaci di svolgere il loro compito? Verifichiamolo con questo sondaggio, che resterà aperto fino alla mezzanotte di domenica.
Che altro dire? Lunedì grande proclamazione dei risultati, e nel frattempo votate, votate, votate!

N.B. Mi scuso con i lettori per l’errore nell’intestazione del sondaggio: me ne sono accorto tardi e il diabolico sito non me lo fa più modificare. Chiedo venia per l’inconveniente.

Opinion Polls & Market Research

Overdose culturale

July 12, 2007

Carlo Giovanardi, parlamentare dell’UDC:

«Riteniamo mistificatorio e culturalmente sbagliato l’aver inserito per la prima volta nella “Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia” il tabacco e l’alcool che nel nostro ordinamento non sono considerate sostanze illecite: non e’ possibile mettere assieme eroina e lambrusco».

Dal sito di Adnkronos:

Nel 2006 in Italia si sono registrati 517 decessi dovuti ad intossicazione acuta da overdose.

Dal sito di Addiction:

Ogni anno in Italia circa 25.000 decessi sono associati all’alcol e riguardano più di 17.000 uomini e circa 7.000 le donne.

Dal sito dell’ADUC:

Di tabagismo muoiono in Italia circa 80.000 persone l’anno.

Sottoscrivo: mettere insieme eroina e lambrusco, a conti fatti, è proprio impossibile.

L’evidenza

July 11, 2007

Le politiche proibizioniste continuano a collezionare un successo dopo l’altro.