Finché morte non vi separi

December 6, 2007

Massimo D’Alema, in un’intervista all’Unità, si lamenta del fatto che le sue affermazioni di qualche giorno fa sul matrimonio omosessuale siano state strumentalmente travisate:

«Mi dispiace che mi venga attribuita un’improvvisa svolta clericale».

Immediatamente dopo, per dimostrare la malafede dei suoi commentatori, aggiunge:

«Ho detto che il matrimonio è un sacramento. Mi pare una cosa ovvia».

Mi permette una sola domanda, Ministro D’Alema?
Se uno che si dice non clericale afferma che il matrimonio è un sacramento, come dovrebbe proclamarsi chi ritiene che si tratti più semplicemente di un contratto, disciplinato dal libro I, Titolo VI del Codice Civile?
Proporrei, se mi è consentito, la qualifica di anticristo.
Con conseguente, laica lapidazione sulla pubblica piazza.