Da Cultura Cattolica:

C’è stato un tempo in cui la bandiera della pace era molto di moda. Sventolava alle finestre, in alcuni luoghi pubblici stava accanto a quella dell’Italia, la trovavi all’ingresso degli oratori parrocchiali, e delle associazioni e in qualche caso persino sugli altari delle chiese.
(…)
La bandiera, conclude «Fides», è un simbolo sincretistico, che propone l’unità New Age nella sintesi delle religioni. Introdurla nelle chiese e nelle celebrazioni è da considerarsi «un abuso».

Non mi pronuncio sui crocifissi nelle scuole, sennò poi mi dite che sono diventato banale.


Da un commento (anonimo, come da copione) al post precedente:

C’è poco da scherzare si tratta di un episodio triste e squallido.

Per dirla tutta, non è la prima volta che una scena di sesso si svolge in un confessionale, o dentro a una chiesa, o magari in sagrestia; solo che stavolta si trattava di un uomo e una donna, mentre di norma uno dei protagonisti è un prete, e l’altro un ragazzino (o una ragazzina, a seconda dei casi).
Per cui, amico mio, voglio venirti incontro: ammettiamo, per amor di discussione, che l’episodio sia triste e squallido.
Cionondimeno, converrai con me che c’è di peggio, o sbaglio?

Ormai conoscete la storia: a Bari una madre e un padre, privati della loro potestà genitoriale da un Tribunale, sono costretti ad assistere impotenti all’agonia del figlio, che viene torturato con terapie invasive e dolorose senza avere alcuna possibilità di guarigione.
Non pare anche a voi che si debba essere incredibilmente cinici, per arrivare ad accusarli di incredibile cinismo?

Dal sito della Repubblica:
Da Wikipedia:

Gli Ordini mendicanti sono ordini religiosi nati tra l’XII ed il XIII secolo in seno alla Chiesa cattolica ad opera di Domenico di Guzmán, fondatore dell’Ordo Praedicatorum, e Francesco d’Assisi, fondatore dell’Ordo Minorum.

Che sia un problema di violazione del copyright?

Nerella Buggio su Cultura Cattolica:

Sotto sotto c’è la convinzione che fare figli sia un lusso. Qualcuno lo aveva pure dichiarato: “Il primo figlio è un diritto, il secondo è un lusso”. E come tutti i lussi non vanno sostenuti, ma tassati. Ma la procreazione non è una concessione dello Stato, è una libertà, è un atto d’amore gratuito che solo i regimi più autoritari e dispotici ritengono di poter sottomettere alle loro leggi e ai loro divieti.

Mi verrebbe da chiedere a Nerella Buggio qualche delucidazione sulla Legge 40, che ai tempi del referendum lei e i suoi compari difesero con cristiana determinazione, ma credo che rimanderò.
Adesso devo correre al cesso, prima di scompisciarmi nei pantaloni.

Mi scuserete, se quest’oggi mi toccherà essere un po’ esplicito: sta di fatto, però, che non saprei come dire quello che devo dire in modo meno diretto; oppure saprei farlo, ma semplicemente, come talora accade, non mi va(1).
Orbene, leggo con un certo raccapriccio che i nostri amici si accingono a compiere la seguente operazione: tirare fuori dalla bara un cadavere in avanzato stato di decomposizione, segargli lo sterno a metà con un frullino, tenergli aperta la gabbia toracica con un divaricatore, recidere con il bisturi un mazzetto di vasi sanguigni, strappargli il cuore, spedirlo all’estero e mostrarlo a migliaia di persone che non stanno più nella pelle dalla smania di godersi lo spettacolo.
Come dite? Chi sono i nostri amici?
A occhio e croce, gli stessi che danno dell’indecente a chi ha l’abitudine di introdurre l’uccello(2) tra le chiappe(3) di un individuo vivo, consenziente e tutt’altro che putrefatto, salvo tirarlo fuori dopo un po’; senza necessità, si badi, di frullino, divaricatore e bisturi.
Fate un po’ voi…


(1) Le note a pie’ di pagina, in effetti, mi inchiodano alle mie responsabilità.
(2) Il membro.
(3) Nell’ano.

Dal sito di Luca Volontè:

A dire il vero però, il nome di Gesù è stato abusato negli ultimi decenni molte altre volte, per servire a molti interessi. Vegetariano, ghiotto di Coca Cola, testimonial di uno spot di una celebre marca di Hi-Fi.
(…)
Anche la rockstar Madonna si affidò a Cristo per promuovere un suo recente spettacolo: sul palco comparve con una grossa corona di spine e si legò ad una croce. Cosa non si fa pur di vendere e riciclarsi.

Dalla Stampa di oggi:

Come Wanna Marchi, come il «mago» brasiliano Mario Pacheco Do Nascimento, e come le migliaia di persone che ogni giorno vendono amuleti contro il malocchio, filtri d’amore e i numeri giusti per sbancare il Lotto, un prete fiorentino è accusato dalla Procura di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. E che truffa. Quasi uno spettacolo. Andato in replica decine e decine di volte per otto anni, dal 2000 al 2008. Ogni volta, il sacerdote radunava un po’ di gente, due preghiere e un qualche alleluja per fare un po’ d’atmosfera, poi ecco spuntare il complice, naturalmente in preda al demonio.
(…)
Peccato che tra il pubblico don Francesco individuasse sempre una o due persone – meglio se malate o afflitte da qualche problema esistenziale – su cui esercitare la sua arte di esorcista. Solito rito, nuovo spettacolo, e un sacco di soldi: 4 milioni di euro è la cifra transitata dai conti personali di don Bazzoffi.

E’ proprio vero, Onorevole Volontè.
Cosa non si fa…

Dal sito di Luca Volontè:

Non che finora l’Ue abbia dimostrato particolare cura e attenzione per chi invece a “salvarsi” (cioè a nascere) c’è riuscito. La diffusione del Prozac, per tener buoni i bambini più vivaci, è sempre più incoraggiata; nelle scuole si propone la masturbazione infantile, nella convinzione di impartire la migliore educazione sessuale possibile.

Capisco.
Negli ambienti cari all’Onorevole Volontè, d’altronde, i discolacci si tengono a bada evocando lo spettro delle fiamme eterne, mentre l’educazione sessuale viene praticata adottando metodi alternativi a quelli attualmente utilizzati nei programmi scolastici; per non parlare di quelli che vogliono strafare e combinano le due cose.
Non c’è confronto, nevvero?

Dal Catechismo della Chiesa Cattolica:

2385. Il carattere immorale del divorzio deriva anche dal disordine che esso introduce nella cellula familiare e nella società. Tale disordine genera gravi danni: per il coniuge, che si trova abbandonato; per i figli, traumatizzati dalla separazione dei genitori, e sovente contesi tra questi; per il suo effetto contagioso, che lo rende una vera piaga sociale.

Dal Corriere di oggi:

Dice Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione matrimonialisti civili italiani: «Ormai un matrimonio fallito su cinque in Italia viene sciolto da un Tribunale ecclesiastico. Le richieste stanno aumentando da tre anni del 20-25 per cento».

L’immoralità del divorzio, a quanto pare, dipende dal territorio su cui insiste il Tribunale che lo pronuncia e dalla parola con cui lo si indica.
Se tanto mi dà tanto, vuoi vedere che in Vaticano, a patto che le si chiamino zaganelle, non è peccato nemmeno farsi le pippe?

Dal sito di Luca Volontè:

Distribuire anticoncezionali gratuitamente e dare il codice verde alla pillola del giorno dopo nel pronto soccorso significa mortificare il lavoro dei consultori e inculcare nelle giovani donne una cultura della de-responsabilizzazione e del disprezzo della vita umana.

Vediamo se ho capito.
La distribuzione degli anticoncezionali, secondo Luca Volontè:

  1. mortificherebbe il lavoro dei consultori: evidentemente il nostro amico ritiene che il personale dei consultori consista esclusivamente nei volontari dei Centri di Aiuto alla Vita che vi si annidano, e che cercano con tutti i mezzi di convincere le donne a non abortire. In tale ottica, prevenire le gravidanze indesiderate significherebbe togliere lavoro a quegli integralisti, che sarebbero costretti a rimanersene con le mani in mano, senza più carne fresca da far sentire in colpa;
  2. inculcherebbe nelle giovani donne la cultura della deresponsabilizzazione: secondo Volontè, a quanto è dato desumere, chi tromba senza precauzioni, infischiandosene allegramente del rischio di rimanere incinta, è più responsabile di chi ci pensa per tempo e prende la pillola. Un concetto della responsabilità piuttosto singolare, non c’è che dire;
  3. inciterebbe al disprezzo della vita umana: la vita umana da non disprezzare, nel caso di specie, consiste in quella di un astratto bambino, che tramite l’assunzione degli anticoncezionali non verrà mai nemmeno concepito; in sostanza, si lanciano anatemi contro il disprezzo di una vita umana immaginaria, che non esiste e che non esisterà mai, disprezzando nel contempo la vita umana delle donne, che sono invece vive e vegete, e che dovrebbero farsi ingravidare ogni volta che copulano per compiacere la smania di catechesi di Volontè e dei suoi sodali.

Niente da aggiungere, se non il fatto che Volontè, nel seguito del comunicato riportato in apertura, definisce la proposta di distribuire gli anticoncezionali “delirante“.
Il che, ne converrete, spiega con una certa chiarezza il titolo di questo post.