Inclusione clericale

March 5, 2008

Lunedì scorso a Bologna, durante il convegno “Educare: come e perché?”, il Cardinale Carlo Caffarra ha avuto modo di affermare quanto segue:

Non è possibile educare, se si esclude in linea di principio la presenza di Dio nella vita.

Orbene, siccome sono una personcina meticolosa, ho pensato di verificare quali siano i precetti impartiti da coloro che, per antonomasia, educano i figli includendo la presenza di Dio nella vita.
Ecco a voi, amiche ed amici, alcuni illuminanti brani tratti dal sito Genitori Cattolici:

Gli ultimi avvenimenti meteorologici che hanno coinvolto anche l’Italia del “gay pride”, della pedofilia, del satanismo, degli aborti, della caduta dei valori, del permissivismo, dell’invasione islamica indiscriminata, della delinquenza minorile, degli spinelli, delle sfilate blasfeme, delle persistenti immagini erotiche e/ o violente propugnate in tutte le ore ecc., anziché risvegliare l’appello dei cristiani ad un cammino di conversione (raccomandato dalla Madonna a Lourdes, Fatima e Medjugorje), hanno provocato la solita rincorsa alle spiegazioni socio-scientifico-naturali! Purtroppo!

Il peccato è causa prima dei mali psico-fisici che colpiscono le persone e che provocano sofferenze. Purtroppo le teorie moderne, che non solo omettono la predicazione biblica ma rigettano come inconcepibile la correlazione peccato=conseguenze morali e fisiche, contribuiscono volenti o nolenti a condurre le persone dagli psicanalisti e dagli occultisti.

Il disagio giovanile, la violenza, i suicidi, l’alcolismo ecc. sono il risultato del mancato utilizzo della medicina principe che il Signore ha donato all’umanità: la Sua Parola che salva, protegge e guarisce.

E mentre il Signore ha stabilito che la moglie sia obbediente al marito (per quanto ovviamente non in contrasto con la Parola divina), satana è riuscito, a causa del nostro peccato, a far sì che una moglie possa, addirittura legalmente, abortire senza il consenso del marito o contro la sua volontà: cioè che possa uccidere un figlio, tale anche per un padre.

Chi si trova in condizione di sterilità deve comunque evitare d’andare dai maghi e di utilizzare tecniche di concepimento vietate dalla Chiesa, e deve rivolgersi, con la preghiera, esclusivamente al Signore ed alla Madonna per risolvere i suoi problemi.

Comunque conosco donne che non riuscivano ad ottenere figli, nonostante alcune cure mediche. Non sono ricorse, tuttavia, alla pur consigliata fecondazione artificiale, ma sono andate a Lourdes; hanno pregato e si sono immerse nelle vasche e sono diventate madri di figli sanissimi.

Il cardinale Siri disse una volta che l’AIDS era un castigo di Dio e sollevò proteste anche in seno alla Chiesa, tra coloro cioè che non leggono o non credono più alla Sacra Scrittura (che parla spesso dell’infinita misericordia di Dio, ma anche dei suoi castighi correttivi).

La confusione dei sessi è un chiaro tentativo diabolico di eliminare, creando androgini, i ruoli che il Signore ha stabilito con la creazione. E poi ci si lamenta dell’aumento dell’omosessualità!

Noi non vogliamo entrare nel merito della liceità o meno della pena di morte (risposta che lasciamo al Magistero della Chiesa); desideriamo invece solo ricordare ai molti cattolici che anche il recente pronunciamento del Magistero della Chiesa la consente.

Le convivenze libere e le unioni gay che pretendono addirittura di adottare bambini da parte di coppie gay costituiscono un’evidente ribellione al piano di Dio che ha istituito il Sacramento del matrimonio.

Ad esempio l’adulterio, l’aborto, l’impudicizia, l’omosessualità, l’ira, la prevaricazione, il consumismo sessuale e la normalizzazione in generale di comportamenti che contrastano con i comandamenti divini vengono presentati come azioni perfettamente legittime anche da un punto di vista etico, come ha pure confermato lo stesso demonio in un recente caso di esorcismo. La sfilata dell’orgoglio omosessuale a Roma durante il giubileo, con la solidarietà di molte persone “aperte a tutte le libertà o licenze”, ne è una evidente riprova!

Sarà come dice Caffarra, non discuto: magari è vero, che educare è possibile solo per chi non esclude la presenza di Dio nella vita; se tanto mi dà tanto, tuttavia, temo sia preferibile restare senza educazione.
La circostanza, ne convengo, precluderà ai ragazzi l’ingresso nella buona società, ma probabilmente li terrà altrettanto lontani dal Ku Klux Klan.
Sarò un laicista, ma mi punge vaghezza che, in linea di principio, sia molto meglio così.