Diritti e capricci

May 7, 2007

Eugenia Roccella su Avvenire:

«Non mi sono mai imbattuta nell’arroganza moralista di chi crede di rappresentare la famiglia ideale, piuttosto ho trovato una grande consapevolezza di vivere un momento critico, in cui le donne non sono più libere di scegliere di avere figli (basta vedere il divario tra il desiderio di maternità e la sua concreta realizzazione), in cui i giovani faticano a crearsi una famiglia propria, in cui si consuma il presente e si ha difficoltà a progettare il futuro. Ho incontrato famiglie numerose che non capiscono perché la loro capacità contributiva viene equiparata a quella di un single, mamme che vorrebbero il secondo o il terzo figlio ma non se lo possono permettere, come se fosse un lusso irraggiungibile».

Più che giusto.
Sarebbe però il caso che l’ineffabile Eugenia mi chiarisse un dubbio: come mai ella ritiene doveroso prodigarsi in favore delle aspiranti genitrici nel caso in cui all’agognata maternità si frappongano ostacoli di tipo economico, mentre tanta solerte attenzione viene improvvisamente meno allorché la procreazione sia loro preclusa per cause di ordine patologico?
Perché, in altre parole, oggi ci si batte affinché il (legittimo) desiderio del secondo figlio da parte di una donna sana venga considerato un diritto e non un lusso, mentre ai tempi del referendum sulla legge 40 l’aspirazione alla maternità di una donna con problemi di fertilità veniva bollato, dal fronte astensionista di cui la Roccella era un’insigne esponente, come un trascurabile capriccio?
Vi sono, evidentemente, donne di serie A e donne di serie B: le prime, svantaggiate dal Prodotto Interno Lordo, meritano un aiuto concreto: le seconde, penalizzate da Madre Natura, meritano al massimo un’astensione.

Alla faccia della sensibilità per i momenti critici.

16 Responses to “Diritti e capricci”

  1. Leilani said

    Ma è sempre la stessa storia, la stessa ipocrisia da Rotary Club dell’Amore Vero che è esclusivo appannaggio delle famiglie cattoliche timorate di dio… gli altri possono crepare, tanto a loro che gli frega? Sono peccatori. Tanto vale che schiattino subito.

  2. Anonymous said

    Sarebbe una bella domanda da fargli mercoledì alla Sala dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, quando la Roccella insieme a Pezzotta, Quagliariello, Israel, Stefania Craxi e Paolo Amato, terranno una conferenza stampa per presentare (definitivamente) il Family Day e il comitato laico in difesa della famiglia. Fra l’altro saranno presenti anche Souad Sbai per la confederazione marocchina in Italia; Dounia Ettaib, dell’associazione delle donne magrebine musulmane in Italia e Saber Mounia, dell’associazione dei bambini stranieri non accompagnati.

  3. astrolabio said

    mi sembra una citazione agghiacciante non per la distinzione tra genitrici di serie a e di serie b, ma perchè tratta i bambini come se fossero degli abbonamenti a sky, e li trattano così entrambe le fazioni.

  4. inyqua said

    Beh ma dai, la Roccella…che stiamo, ancora a sentire quello che dice la Roccella? Gli atei pentiti, le ex femministe pentite, i pentiti di mafia, i collaboratori di giustizia….Via…un po’ di serietà….:-)

  5. Petite Julie said

    😉 Click & Smack

  6. Alfredo said

    Ma sta Roccella, nun se riposa mai, porella ?

  7. Grendel said

    “le seconde, penalizzate da Madre Natura, meritano al massimo un’astensione.”

    Che ci vuoi fare, figliuolo. Sono solo persone, mica embrioni!

  8. Dyotana said

    La signora Roccella ha figli?

  9. Alessandro Capriccioli said

    @leilani-> oppure lentamente, che dà più gusto…

    @anonimo-> ci proviamo

    @astrolabio-> direi che qualche differenza, tra le due “fazioni”, c’è.

    @inyqua-> hai ragione. un po’ di serietà. 😉

    @petite julie-> smack & click. 😉

    @alfredo-> è infaticabile.

    @grendel-> hai ragione anche tu.

    @dyotana-> onestamente, non lo so. in caso affermativo, non vorrei essere nei loro panni…

  10. bleek said

    Furbo il mio Ale, se ti risponde…beh allora hai materiale per un altra decina di post!

  11. Alessandro Capriccioli said

    😀

  12. gabbianourlante said

    vero. eppure in questo caso, tra le due sto dalla parte di chi considera “famiglia” e “matrimonio” quelle formate da UOMO E DONNA che si prendono l’impegno di sposarsi (religiosamente o no) sobbarcandosi quel che ne segue.
    chi non si vuole prendere questo impegno che liberamente conviva, ma non accampi pretese.
    saluti

  13. Alessandro Capriccioli said

    Elegantissima, l’indifferenza riservata agli omosessuali…

  14. Dyotana said

    Scusa, gabbiano, per gli omosessuali ci saranno i Dico.

  15. Dyotana said

    Dico bene, Ale?

  16. Alessandro Capriccioli said

    Impeccabile.

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